Somsed Temporary Cultural Center
Thailand Biennale Korat 2021, a cura di Yuko Hasegawa



Riattivare spazi abbandonati o dimenticati, lavorando con la collettività, lontano dalle tendenze del mercato e del momento. Proporre un’arte realmente pubblica, che si concretizza in azioni e coinvolge a pieno titolo una comunità al di fuori del mondo degli addetti ai lavori. Portare a nuova vita luoghi sottovalutati, che sono sotto ai nostri occhi, ma spesso non sappiamo connotare, rigenerando il tessuto urbano con nuove pratiche sociali.
E’ su queste fondamenta che Giacomo Zaganelli, artista fiorentino, in occasione di Thailand Biennale Korat 2021, apre le porte di Somsed Temporary Cultural Center, progetto sostenuto dall’Italian Council, programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
La parola tailandese Somsed, in italiano “tapiro”, si rifà al concetto di mescolanza, perché tradizionalmente si credeva che il tapiro fosse stato creato dagli scarti degli altri animali.
Ed è in uno spazio appartenente alla municipalità di Korat, in disuso da decenni, un tempo luogo di Salute Pubblica, oggi abitato dalla vegetazione spontanea e dimenticato dagli abitanti, che Zaganelli darà il via a un processo di riattivazione costruito assieme alla comunità locale. Zaganelli, personaggio eclettico ed acrobata, ricopre al contempo le vesti di artista, curatore, ricercatore, operatore culturale, marketing manager. Somsed Temporary Cultural Center fa del concetto di “ibridazione” e “prendersi cura” i suoi cardini, trasformandosi in centro culturale aperto, spazio per mostre, workshop, presentazioni e rappresentazioni, proiezioni, concerti, performance, biblioteca. È così che un non luogo diventa, grazie all’arte, un luogo catalizzatore, in cui la molteplicità di linguaggi e la cultura della diversità va di pari passo con la cooperazione tra abitanti e istituzioni locali per obiettivi comuni.
In questo senso il genius loci e il patrimonio culturale riprendono vita grazie ad azioni “bottom-up” dalla forte valenza comunitaria.
Il padre dell’arte moderna tailandese era proprio un fiorentino, Corrado Feroci, ribattezzato dall’altra parte del mondo Silpa Bhirasri; cento anni fa giunse in Tailandia, divenne acclamato autore delle più importanti sculture pubbliche nazionali e fondò la prima Università d’Arte (la Silpakorn University a Bangkok).
L’ispirazione dal connazionale attraversa tutto il progetto di Zaganelli, con l’auspicio che Somsed contribuisca in maniera significativa a costruire nuove modalità di espressione artistica e culturale.

Giacomo Zaganelli vive e lavora tra Firenze e Berlino. E’ artista, curatore e attivatore di progetti rivolti alla collettività. Negli ultimi quindici anni ha promosso e creato numerosi progetti e attività in Italia, Europa e Asia.
Nel 2005 ha fondato a Firenze: esibisco., un collettivo formato da quaranta persone che ha diretto e coordinato per dieci anni, con il quale realizza svariati progetti di riappropriazione degli spazi coinvolgendo centinaia tra cittadini, studenti universitari e professionisti della cultura.
Tre anni dopo, sempre a Firenze, stravolge il paesaggio urbano con l’installazione monumentale Non a Tutti Piace L’Erba, realizzando a venticinque anni e in maniera completamente autonoma un prato temporaneo di duemila metri quadri per la città.
Nel 2010 lancia il progetto La Mappa dell’Abbandono (tutt’ora in progress), una ricerca sul tema del patrimonio dismesso, nata con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini e amministrazioni in merito al potenziale offerto dagli immobili vacanti. Nel corso degli anni il progetto viene visualizzato online più di mezzo milione di volte, l’autore viene invitato a Roma in Senato a presentare la sua ricerca, la quale ha dato origine a un’omonima indagine conoscitiva a livello nazionale, i cui risultati sono stati tradotti in un disegno di legge sul tema degli spazi dismessi presentato a fine 2019, che porta lo stesso nome del progetto: La Mappa dell’Abbandono.
Dal 2015 lavora con continuità a Taiwan e in Giappone. Tra i suoi recenti progetti: le esposizioni personali Grand Tourismo alle Gallerie degli Uffizi (2018/2019), che ha contato 2.624.343 visitatori aggiudicandosi il podio mondiale di mostra più visitata dell’anno, e Superficially, al Museum of Contemporary Art Taipei (2018); la partecipazione alla Setouchi Triennale in Giappone e al Grand Tour d’Italie, promosso dal Mibac, nel 2019.
Nel 2020, il progetto per la sua partecipazione alla Thailand Biennale Korat 2021 ha vinto la nona edizione dell’Italian Council.
Nel 2021, oltre ai progetti con il MARCA Catanzaro e Villa Romana di Firenze, partecipa alla Thailand Biennale, diretta da Yuko Hasegawa, direttrice del 21st Century Museum of Contemporary Art di Kanazawa in Giappone. Nel 2021 ha ottenuto un grant nella decima edizione dell’Italian Council per un progetto di ricerca intitolato “L’artista per la collettività”.
