I libri sono stati i miei uccelli e i miei nidi, i miei animali domestici, la mia stalla e la mia campagna; la libreria era il mondo chiuso in uno specchio; di uno specchio aveva la profondità infinita, la varietà, l’imprevedibilità.
(Jean-Paul Sartre)
Convegno Nazionale sulla scrittura.
Milano
Teatro OUT/OFF
La scrittura è vita.
“Scrivere significa vivere” annotò Marina Cvetaeva la poetessa russa dei primi del Novecento.
Da qui il convegno Scrivere è vivere, una giornata di riflessione e di formazione attiva, per approfondire, migliorare, crescere.
Diversi relatori si sono alternati sul palco, alcuni giorni fa, per parlare di scrittura creativa, autobiografica, terapeutica, consapevole e motivazionale, di editing, di web writing e di scrittura per il marketing.
Il teatro – luogo in cui la parola scritta si fa voce e spettacolo – è stato il filo conduttore.
la scrittura ci permette di essere più consapevoli di noi stessi e del mondo, di sviluppare la creatività umana, di cogliere i valori universali, di comunicare e quindi di vivere meglio.
Tra gli esperti in scena:
Davide Tricotti, Duccio Demetrio, Alessandra Perotti, Richard Romagnoli.
Si é parlato dei mezzi necessari a migliorare la propria espressività autoriale, e di come oggi la scrittura sia cambiata.
La scienza ci dice quanto la pratica della scrittura abbia grande impatto sulla memoria (che per i greci era la madre di tutte le arti) e sulla nascita di nuove connessioni neuronali.
Scrittori, giornalisti, blogger, insegnanti, speaker, attori: il convegno – organizzato da Accademia di Scrittura – è stato luogo di apprendimento e crescita.
Come si alza la qualità della comunicazione scritta?
Ci sono tante modalità (allenamento, corsi, ecc.) ma una è imprescindibile: leggere.
La scrittura è letteratura, i libri costruiscono la nostra formazione, ci regalano approfondimenti, svago, sogni e avventure.
La lettura migliora la scrittura, incide sul nostro linguaggio e anche sul pensiero.
I libri ci aprono orizzonti impensabili, inoltre sviluppano il senso critico, l’autoanalisi;
a questo proposito mi viene in mente uno dei consigli del mio saggio papà: “Alessia, non innamorarti mai del tuo lavoro, cerca, vai a fondo, chiediti di più, rileggi i classici, hanno sempre qualcosa da dire, confrontati con i grandi”.
Se non ci confrontiamo come possiamo conoscere il nostro livello?
Tornando all’incontro, posso dire che è stato un viaggio unico.
Ricco di emozioni.
Di cosa parlo quando tiro in ballo le emozioni?
Di energia.
Emozioni, energia in movimento: se vuoi che la gente si ricordi di te dona emozioni.
Regola fondamentale della scrittura è l’essenzialità.
L’essenzilità chiama chiarezza ed equilibrio.
Occorre appellarci alla brevità, al fantastico punto.
Essere puliti, essere semplici.
Importantissima la fase di revisione.
Una scrittura è forte quando indaga: ricerca dentro te quando scrivi, ma non dimenticare che la nostra storia non è mai solo nostra: siamo parte di una storia incredibile, la storia umana, e possiamo raccontarla.
La narrazione, qualsiasi narrazione, è narrazione di vita.
Abbi il coraggio di uscire dalla torre nella quale ti isoli.
Sporcati le mani.
Formati.
Il talento non basta per scrivere bene.
Il mio suggerimento?
Non scrivere se non hai desiderio, se non hai motivazione;
come sempre ricordo, abbi cura della tua passione.
Coltivala.
Lasciala germogliare.
Accada quel che accada.
La Cicala.
(Guarda video)